Rione Toiano? È questione di VOLONTA’!

 

Toiano 1Pozzuoli è una città bellissima, ha degli abitanti meravigliosi, ma (forse) ingenui o non coscienti o molto indulgenti. Volontà, questo e solo questo sarà da oggi in poi il metro di riferimento e valutazione, perché ogni barriera, ogni ostacolo, ogni impedimento, da quello  banale a quello fondamentale come la stessa legge/burocrazia, deve e può essere sollevato e risolto dalla semplice volontà, sia individuale che, soprattutto,  collettiva.

Non voglio più ascoltare l’espressione potenziale sprecato, perché quando si parla delle nostre città del sud, in specie Napoli e Pozzuoli, non potendo non convenire della bellezza, delle eccellenze in tutti i campi, si risolve e liquida il tutto adducendo che tutte le nostre risorse sono sprecate, in quanto non accompagnate dalla capacità e volontà dei cittadini che vi risiedono!! Ed effettivamente ciascuno di noi, in misura e gradi diversi, è direttamente ed indirettamente responsabile del nostro stato di cose. Non possiamo scusarci o nasconderci dietro l’incapacità della pubblica amministrazione e dello Stato, perché lo Stato siamo noi e l’amministrazione pubblica è scelta da noi ed è esercitata da persone appartenenti alla città. Dunque, è evidente che qualcosa non quadra, non torna, perché ogni cittadino si lamenta, critica, ma poi continua ad eleggere la stessa classe dirigente, dunque, o è ipocrita o è correo o è davvero ingenuo. Ormai le parole e le promesse hanno perso, purtroppo, ogni  significato e valore, per cui anche se dettate dalla buona fede, poi non vengono mantenute (per un motivo o per l’altro). Pertanto se sbagliare è umano perseverare è diabolico! Per questo potremmo sintetizzare che chi è causa del suo mal pianga se stesso!!! Inutile polemizzare o peggio lamentarsi se, poi, si continua a delegare, sperando ed attendendo che qualcosa cambi. Ecco che tutto questo può e deve essere sempre ricollegato alla famosa “volontà”. Infatti, oggi non esiste la reale e fattiva volontà al cambiamento, ci si limita solo a fare polemica e/o critiche distruttive,  soprattutto a livello personale, entrando in un circuito di insulti ed offese gratuite, poco corrette e molto inutili.

Faccio questa premessa, perché per parlare del tema oggetto dell’articolo, è necessario che sia chiara la mia visione delle cose, e soprattutto la mia “volontà” a non voler usare le parole solo per criticare o vomitare addosso a persone o peggio alle istituzioni, ma tesa a tendere ad un dialogo che faccia riflettere e che guidi ad un vero cambiamento. Perché occorre davvero che le cose, ed in primis le persone, cambino, perché la realtà del 2017 non mi piace ed è pericolosa, perché destinata alla cancellazione o comunque alla compromissione della felicità delle persone. E quando parlo di felicità, alludo in primis alla tutela della dignità dell’individuo e quindi alla cura dell’ambiente in cui vive.

Eccoci dunque al “problema” del rione Toiano.

Toiano 2Tutti sappiamo che questo “quartiere” è nato in seguito ad un’emergenza: quella del bradisisma del 1970, ma che, nonostante il trascorrere del tempo, è rimasto abbandonato a se stesso, diventando il centro amministrativo della città, infatti vi risiede la Casa Comunale, alcuni uffici, delle scuole, ma di fatto diventando un quartiere “ghetto”, ed uso questa espressione non come dispregiativo ma per esprimere un dolore per l’esistenza e la ragion d’essere di ogni ghetto, ossia di una zona, di un quartiere, depositario di un isolamento forzato e discriminatorio. Già  dal pomeriggio tutto il Rione è isolato, e diventa drasticamente e praticamente desolante e buio. Buio non perché non ci sia sufficiente illuminazione, ma perché le strade sono deserte, non ci sono pullman o altri mezzi di trasporto che garantiscano un collegamento con altre zone di Pozzuoli, non ci sono luoghi di incontro, di ritrovo, non ci sono attività ludiche o sportive, non c’è nulla, solo alcuni negozi, soprattutto supermercati. Non ci sono centri sportivi e culturali, non c’è un cinema o un teatro. Non c’è nulla per gli anziani. Non c’è sicurezza: la chiesa San Michele Arcangelo è recintata e chiusa.  L’elenco potrebbe continuare, ma non è il caso, perché consapevoli che questo Rione è abbandonato a se stesso, è solo ora di consentire agli abitanti del Rione di intraprendere un percorso che porti ad un valido cambiamento, perché non occorre aspettare che sia il Comune, o la Regione o altri a fare qualcosa, quel che serve può essere fatto da chi lo vive. Sicuramente, l’Amministrazione pubblica dovrà prendersi le sue responsabilità ed i suoi impegni (so che a novembre la Giunta comunale ha approvato la riqualificazione della Villetta), sicuramente occorrono anche dei finanziamenti e quindi dei soldi, ma se alla base c’è la reale Volontà popolare, tutto può accadere. Ci sono molte associazioni, ci sono famiglie disposte a contribuire. Ci sono i ragazzi, che nella loro innocenza ed ingenuità sognano e reclamano le stesse opportunità dei loro coetanei.

In realtà, il tempo (46 anni), ha rimarcato solo un brutto aspetto del genere umano: l’indifferenza e l’abitudine. Se non anche la rassegnazione. Oggi le lancette sono posizionate sullo zero, e c’è un’altra opportunità, quella di ricominciare a rivivere. A vivere la propria città ed il proprio quartiere. In molti ci si lamenta e si addita Toiano come una zona pericolosa, dove risiede molta delinquenza. Ebbene, è ora di smettere di farsi intimorire o fermare. La delinquenza nasce esattamente dalla paura, dall’indifferenza e dalla rassegnazione. Chi si vende alla violenza, alle armi, al ricatto o ad altro è vittima del sistema, perché potrà essere pienamente responsabile solo e quando avrà scelto di delinquere rifiutando o rinnegando le stesse opportunità che hanno gli altri suoi simili. Non si nasce delinquenti (tranne alcuni casi!!), lo si diventa. È l’ambiente che lo determina, è l’ignoranza, è la povertà, è l’ineguaglianza.

Toiano 4Con ciò non voglio minimizzare o deresponsabilizzare, ma vorrei che tutti convenissimo che se il quartiere, il rione dove nasci e vivi è pulito, ordinato, bello, se ti offre divertimento, se è affollato da solidarietà e collaborazione, se la scuola che frequenti ti offre l’opportunità di imparare senza oneri, se la tua famiglia ha un reddito, dunque un lavoro, se ha la possibilità di pagare le bollette ed anche di farsi una vacanza, beh, allora credo che scegliere di vivere contro la  legge, a danno di altre persone, diventa un’alternativa da scartare. A quel punto non è più interessante, non è accattivante, anzi diventa un rischio. Se ogni ragazzo vive in un contesto in cui le regole vengono rispettate, quello sarà il suo esempio e quella sarà la sua scelta naturale. A Toiano, vivono molte famiglie perbene, molte persone che studiano o lavorano, ma sono una minoranza, perché per lo più risiedono persone e famiglie indigenti, che non trovano lavorano o lo hanno perso, oppure lavorano al nero, sottopagate e sfruttate, per cui i figli non sono seguiti, e per i genitori diventa difficile o indifferente che essi frequentino o meno le scuole, anzi, meglio che collaborino in casa e che portino un aiuto economico. Questi ragazzi vedono i genitori disperati, umiliati da una vita difficile e piena di sacrifici e privazioni, per cui molto facile che siano tentati di “ribellarsi”, molto facile che desiderino fare soldi facili per potersi comprare quello di cui hanno bisogno e di quello che oggi rappresenta  uno status symbol necessario. In casa non ascolterà lezioni di morale o di senso civico, ma bestemmie e pianti o peggio urla e violenza. Pertanto, attenzione con i giudizi o peggio i pregiudizi.

Ed ecco la mia proposta agli abitanti del rione Toiano, ma anche a tutti i puteolani: armiamoci di Volontà e cambiamo questo quartiere. Rendiamolo bello. Rendiamolo affollato, sicuro, e ricco di attività. Le idee ed i progetti sono tanti, manca solo chi li realizza; e non può essere il singolo individuo o la singola associazione o qualche realtà di volontariato, devono partecipare tutti.

Volere è potere, dunque la domanda è semplice: chi ha la Volontà di cambiare il rione Toiano?? Attendiamo la risposta e la partecipazione.

Creiamo un Comitato Toiano Vuole ed iniziamo a trasformare la città (immagino tanto verde, un palazzetto dello sport gratuito, un centro accoglienza anziani, un trasporto pubblico o non affidabile e permanente, tornei di calcio, spettacoli teatrali….)

Grazie.

Avv. M. G. Siciliano
Avv. M. G. Siciliano